Progest declassato dalle agenzie rating
Tre sono i motivi: multa dell’Antitrust per 47 mln/€, mercato in flessione nel primo semestre 2019 (cosa non trascurabile..) e fermo della Cartiera di Mantova.
A leggere bene l’articolo ci sorgono spontanee alcune banali domande:
1) se il mercato è in flessione, dove sta il senso di raddoppiare la produzione?;
2) la vendita di assets nel 2020 che certamente consentirà al Gruppo “una boccata d’ossigeno” lascia così tranquilli i “preoccupati” sindacati per il futuro a medio/lungo termine dei lavoratori (anche se ciò non riguarderà, dato l’investimento, il sito di Mantova), ma considerato che si parla di 40 anni di investimento e che già oggi il mercato è in flessione?
3) perché l’azienda può proporre controdeduzioni oltre i termini (della richiesta di allungamento dei tempi della scorsa settimana, peraltro vige un ermetico silenzio da parte della Provincia) dopo averlo già fatto la settimana prima della pronuncia della Conferenza dei Servizi (11.10) mentre i Cittadini devono rimanere in silenzio senza poter essi stessi avanzare delle controdeduzioni?
Viene da pensare, ma sicuramente ci sbagliamo, che l’inceneritore assuma sempre più un ruolo chiave nell’economia aziendale, considerati i presupposti, con risparmio di qualche decina di mln €/anno per lo smaltimento del pulper.
Naturalmente il tutto senza considerare il ricorso ancora pendente al Consiglio di Stato e tutte le indagini in corso, sì, perché se la Cartiera è ferma, uno (o più) motivo ci sarà..