Legalità e rispetto della salute dei Cittadini: politica, se ci sei batti un colpo!
GAZZETTA DI MANTOVA – Giovedì 18 Maggio 2017
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Ottima lettera di Daniele Cavicchia sulla Gazzetta di oggi che riassume la situazione fuori da ogni logica in merito alla Cartiera dopo la richiesta di Pro-gest degli ultimi giorni, che ha l’evidente intento “gestire” la situazione per arrivare all’approvazione di quanto da sempre preteso, solamente in due tranches con la consueta “benedizione” della Provincia.. noi però non ci faremo abbindolare!
E’ chiaro a tutti che le ultime richieste di Pro-gest mirano ad evitare o a procastinare il pronunciamento del TAR e mentre la politica sonnecchia, tocca ancora una volta ai Cittadini prendersi carico della situazione che ha raggiunto ormai i toni della farsa!
Auspichiamo che visti i precedenti la politica faccia REALMENTE qualcosa perché siamo STUFI di essere presi in giro e di doverci fare carico in prima persona della difesa della nostra salute vista l’ormai evidente evanescenza e il tentennamento nel prendere decisioni e posizioni sulla vicenda: è proprio vero, c’è bisogno di legalità!
C’è bisogno di legalità
In un passaggio saliente del parere tecnico espresso dall’ingegner Viganò, in qualità di verificatore su incarico del Tar di Brescia, in ordine ai quattro ricorsi presentati sul tema cartiera-inceneritore, si legge testualmente: “Il verificatore ha riscontrato che i dati riportati dalla documentazione in atti sono incerti, incompleti e spesso contrastanti”. Possiamo usare aggettivi simili per esprimere una valutazione sull’ultima proposta di Pro-Gest riportata nell’articolo del 13 maggio dalla Gazzetta.Non è realistico pensare che un imprenditore, che considera come core business la produzione di carta, preveda di ridurre la stessa del 50% pur di non privarsi del processo di incenerimento e per rimanere all’interno dei limiti autorizzati da un’Aia attualmente oggetto di valutazione da parte dei magistrati. È invece normale che l’imprenditore possa produrre quanto ritenga conveniente per la propria azienda partendo però da una nuova Aia all’interno di una nuova Valutazione di impatto ambientale nel totale rispetto delle leggi.È semplicemente questo che chiedono larga parte dei mantovani, senza scorciatoie e senza compromessi in totale trasparenza. Il verificatore non ha chiesto, come si vuol far credere, che venga diminuita la capacità produttiva, non rientra nel suo incarico. Consideriamo inoltre che ipotetici scenari di autoriduzione della produzione o, come sostenuto recentemente, di una Via volontaria-preventiva-confermativa, non rientrano nel nostro ordinamento giuridico e non possono quindi entrare nel merito dei ricorsi oggetto di analisi da parte del Tar e neppure possono spostare i tempi delle sentenze. Fino a ieri il fattore tempo e la celerità delle decisioni erano un fattore irrinunciabile, oggi c’è chi spera in uno slittamento delle sentenze augurandosi che nel frattempo la Provincia continui a deliberare autorizzazioni, non considerando che le stesse a loro volta saranno oggetto di valutazione. Quanto hanno fatto gli enti locali di Lodi, allo scopo di tutelare la salute dei propri cittadini, scegliendo un investitore turco per un progetto analogo a quello proposto da Pro-Gest è la dimostrazione che la cartiera può funzionare anche senza inceneritore, perché a Mantova non è possibile nonostante la grave situazione ambientale e sanitaria? Perché si cercano strade incerte e contrastanti pur di evitare il giudizio dei magistrati?Il tempo delle trattative si è esaurito il giorno dell’inoltro dei ricorsi al Tar, per l’insanabile distanza fra le parti in causa, oggi ogni tentativo di mediazione risulta essere tardivo e ai più incomprensibile. Siamo in uno stato di diritto e quindi lasciamo che la giustizia faccia il suo corso ed evitiamo, come ha scritto in una lettera, Giovanni Carra, di sminuire e squalificare l’operato del verificatore incaricato dal tribunale di Brescia giudicando il suo lavoro “incerto e balbettante”, non rispettare il verificatore equivale a non rispettare chi ha dato l’incarico. È altrettanto grave aggredire con gratuita superbia chi ha osato rivolgersi alla Procura chiedendo la mera applicazione della legge per difendere la salute dei propri figli. Abbiamo un grande bisogno di legalità.
Daniele Cavicchia