La VIA per la Cartiera è necessaria..
Gazzetta di Mantova del 22.06.16:
Volge alla conclusione il procedimento di voltura delle autorizzazioni della ex cartiera Burgo alla ditta ProGest. Nell’attesa di conoscere il parere della Regione sulla necessità o meno della Valutazione dell’Impatto Ambientale (Via), offriamo ai lettori alcune sintetiche osservazioni sugli sviluppi del procedimento da febbraio ad oggi. Riguardo all’inceneritore, la legge richiede di svolgere una verifica di assoggettabilità a Via (volta ad accertare che non ci siano impatti significativi e negativi sull’ambiente) qualora l’impianto progettato abbia una potenza superiore ai 25 megawatt (Mw). L’inceneritore progettato da ProGest ha una potenza di 32,81 Mw. È pertanto necessaria la verifica di assoggettabilità. Tuttavia, siccome il vecchio impianto ha già una capacità di 13,7 Mw, la Provincia, nel proprio parere del 25 marzo, esclude la verifica in quanto l’inceneritore di ProGest incrementa la sua potenza di “soli” 19,11 Mw (meno di 25 Mw). Insomma si dovrebbe considerare l’incremento e non la capacità complessiva dell’impianto. Ciò è sbagliato. Innanzitutto la legge parla espressamente della “potenza termica complessiva” dell’impianto, non della variazione. Inoltre, se avesse ragione la Provincia, ogni cittadino potrebbe costruirsi un proprio inceneritore con potenza perfino superiore a 150 Mw (limite oltre cui si procede direttamente alla Via) ed evitare ogni controllo autorizzativo realizzandolo attraverso una pluralità di incrementi da 24,9 Mw ciascuno. Per di più esiste una norma specifica che prende in considerazione l’incremento del progetto, invece che la sua capacità complessiva, (All. IV, comma 8, lett. t, D.Lgs. 152/2006). Essa stabilisce che (a prescindere dal superamento dei 25 Mw) devono essere sottoposte alla verifica di assoggettabilità a Via le modifiche o le estensioni dei progetti che possano avere notevoli ripercussioni negative sull’ambiente. Ecco che la modifica di un inceneritore che passa da 13,7 Mw a 32,81 Mw (aumento del 239%) e che brucerà rifiuti contenenti plastica in una zona densamente abitata, umida, poco ventosa e ai confini di un’area protetta è senz’altro una modifica che può avere notevoli ripercussioni negative sull’ambiente.
Per questi motivi i principi di precauzione e di sviluppo sostenibile sanciti all’apertura del Testo Unico Ambientale (T.U.A.) impongono lo svolgimento della verifica di assoggettabilità a Via.
Per quanto attiene all’impianto di produzione di carta, invece, di esso non si è mai parlato. ProGest dichiara di mantenere la stessa capacità di produzione di Burgo: cioè 1159 tonnellate al giorno (t/g), pari a 400.000 tonnellate l’anno (t/a). Stupisce allora che abbia siglato un contratto da 75 milioni di euro con la finlandese Valmet per l’acquisto di un macchinario per la produzione di carta con una maggiore capacità produttiva, pari a 1506 t/g (550.000 t/a). La legge prevede che si proceda direttamente alla VIA nel caso in cui l’incremento della capacità produttiva di carta superi le 200 t/g (lett. ag, All. III, Parte II. del T.U.A.). L’installazione del nuovo macchinario comporterebbe una modifica al progetto dell’impianto per la produzione di carta, che aumenterebbe la propria capacità di ben 347 t/g. Quindi senza una procedura di Via il nuovo impianto non potrebbe nemmeno essere avviato. Infatti non è sufficiente che la sua attività produttiva rimanga al di sotto delle soglie autorizzate (1.159 t/g), in quanto ai fini della normativa sulla Via quello che rileva non è la produzione autorizzata bensì la capacità di produzione del progetto. Insomma sarebbe necessaria una procedura di Via sull’intero stabilimento di Viale Poggio Reale, inclusi turbogas e inceneritore. Un bel regalo da una macchina che porta il nome della nostra città: “Mantova1”. Ambiente e Sviluppo Italia Nostra